"[...] mi è piaciuto il fatto che è EFFICACE fin da subito, basta mettere in pratica poche regole e l'effetto è assicurato. Ho conosciuto la mia attuale fidanzata in un mese e ho ottenuto la donna che volevo io e non mi sono accontentato."
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"[...] per quanto riguarda i messaggi, ho acquisito la tecnica ed ho cominciato ad evitare gli errori grossolani che facevo sempre [...] Mi sono reso conto di aver perso una ragazza bellissima conosciuta prima degli ebook, che mi aveva dato anche corda, perché la stressavo di messaggi... e io che pensavo di fare il simpatico... dopo aver letto i tuoi libri ho riflettuto... le ho mandato un messaggio studiato per un paio d'ore... e mi ha risposto, in modo molto amichevole... c'è stato un po' di dialogo... e, alla fine, ci vediamo per un aperitivo la prossima settimana!"Il sistema funziona, sono ancora all'inizio, ma mi entusiasma l'approccio a freddo, una cosa che non facevo mai..."
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Il tuo partner ti ha lasciato? Ti senti solo, Vorresti chiamarlo per dirgli cosa hai mangiato a pranzo, per chiedergli cosa ha sognato, com'è andata al lavoro, a scuola, all'università? Vorresti scrivergli tutte le mattine, tutte le sere, quando sei in bagno, quando sei in cucina, sull'autobus, in metropolitana? Fermati, non prendere in mano il telefono. Lo so, sembra che il telefono abbia preso vita e che ti stia parlando: "dai chiamalo, digli che ti senti triste, che vorresti risentire anche solo per un attimo la sua risata, la sua voce, dai prendimi in mano e premi chiama...". Fermati. Non farlo. Fai un bel respiro e comincia a leggere.Calma. Non farti prendere dal panico e asciuga le lacrime, la prima cosa che devi fare è mettere ordine nella tua vita, ritrovare la fiducia in te stesso e ricominciare a fare affidamento su di te. Non piangere sul latte versato, c'è ancora speranza e, anche se per ora ti sembra di vivere in un tunnel completamente nero, riuscirai a trovare la luce. Magari non troverai subito un bel faro grande e luminoso, ma una candela, o se proprio vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto, la candela per te sembrerà un fiammifero... non ha importanza. Qualunque fonte di luce troverai in quel nero tunnel, la sua seppur flebile fiamma comincerà a indicarti la via. A volte la luce sembrerà spegnersi ma non devi mollare; se il tuo scopo è quello di riprenderti ciò che era tuo, devi credere in te stesso e stringere i denti.
Le emozioni negative non fanno solo male a te: rallentano concretamente la tua corsa verso i il traguardo. Puoi subito liberarti dei picchi di sconforto usando alcune tecniche della programmazione neurolinguistica. La gente è attratta dalle persone positive: quando conquistato un mindset positivo se ne accorgerà anche la tua ragazza. Anche se non vi parlate più, infatti, potrai sfruttare la comunicazione indiretta per recapitare il messaggio ai suoi recettori emotivi.
La seconda edizione fu pubblicata ancora a Ferrara il 13 febbraio 1521 per i tipi dell'editore milanese Giovanni Battista da la Pigna. La necessità di questa prima revisione nasce dal fatto che l'edizione del 1516 aveva molte imperfezioni secondo il parere dello stesso autore: questi, infatti, si impegnò subito in una lunga revisione, soprattutto per quanto riguardava le scelte linguistiche, in cui l'autore vi si mosse per una toscanizzazione dell'opera, dapprima infatti impostata su d'un forte plurilinguismo di matrice toscana, padana (specie ferrarese e lombarda) e latineggiante. Infine, bisogna ricordare che questa prima edizione era stata pensata quasi esclusivamente per divertire la corte e per celebrare la casata estense. Non ci sono tuttavia altre modifiche di rilievo, nonostante fra il 1518 e il 1519 Ariosto avesse ideato cinque nuovi canti, che per volontà dell'autore, probabilmente per la loro eccessiva dissonanza con il resto del poema, non vennero però mai inseriti nell'opera.[7]Queste due edizioni erano tuttavia ancora molto diverse da quella finale. Nel frattempo Ariosto si rese conto che l'opera aveva riscosso un grande successo: prima della terza edizione aveva già avuto, a seguito della grande richiesta, ben 17 ristampe.
Una terza edizione fu pubblicata, sempre a Ferrara, il 1º ottobre 1532 presso Francesco Rosso da Valenza.[9] Ariosto aveva rielaborato il testo in maniera più ampia. La differenza è subito evidente sul piano linguistico: le prime due edizioni rimanevano comunque rivolte prevalentemente a un pubblico ferrarese o padano, scritte in una lingua che teneva comunque conto delle espressività popolari, soprattutto lombarde e toscane. La seconda revisione invece mira a ricreare un modello linguistico italiano e nazionale secondo i canoni teorizzati da Pietro Bembo (che nelle sue Prose della volgar lingua, pubblicate dal Bembo quattro anni dopo la seconda edizione del Furioso, riformula il suo ideale di petrarchismo).Inoltre viene modificata la struttura e vengono inseriti nuovi canti (i canti IX-XI, XXXII-XXXIII, XXXVII, XLIV-XLVI) e gruppi di ottave distribuiti in parti diverse dell'opera. Le dimensioni cambiano, il poema viene quindi portato a 46 canti, modificandone la suddivisione e l'architettura. Vengono aggiunti diversi episodi e scene, che risultano tra quelli di maggiore intensità (anticipando in un certo grado anche la futura teatralità shakespeariana).[7] Infine compaiono i molti riferimenti alla storia contemporanea, con numerosi accenni alla grave crisi politica italiana del Cinquecento.
La nave abbandonata da Ruggiero giunge a Biserta, così Orlando, Brandimarte e Oliviero si dividono le armi del cavaliere. I tre raggiungono quindi Lampedusa dove si scontrano con i tre re saraceni. Re Gradasso uccide Brandimarte mentre Oliviero viene gravemente ferito, ma Orlando uccide subito dopo re Agramante e re Gradasso. Re Sobrino, rimasto ferito, viene invece graziato.In Francia, Rinaldo è ancora tormentato dall'amore per Angelica e decide di raggiungere la donna mettendosi in viaggio verso Oriente. Grazie alla magia di Malagigi, Rinaldo, arrivato nelle Ardenne, beve alla fonte del disamore e, riacquistato il suo senno, si congiunge con gli altri paladini a Lampedusa. Durante il viaggio di ritorno in Francia, i paladini si fermano presso lo scoglio dell'eremita dove incontrano Ruggiero. Saputo della conversione dell'uomo, Rinaldo gli promette in sposa la sorella Bradamante.
Il matrimonio tra Ruggiero e Bradamante viene finalmente celebrato, ma dopo nove giorni di festeggiamenti arriva Rodomonte, accusa il novello sposo di tradimento verso re Agramante e lo sfida a duello. Il combattimento si trasforma quasi subito in una lotta corpo a corpo, finché Ruggiero uccide, con tre pugnalate nella fronte, Rodomonte.
Nel breve proemio il poeta si rivolge ad Amore, chiamandolo "ingiustissimo" perché troppo raramente fa sì che gli amanti si corrispondano. Rinaldo e Sacripante si sfidano a duello per Baiardo, il cavallo di Rinaldo e per Angelica. Nonostante il saraceno sia a cavallo, la sfida è equa perché Baiardo si rifiuta di attaccare il suo padrone, e Sacripante è costretto a scendere. Per paura che Rinaldo vinca lo scontro, Angelica scappa via e incontra un eremita il quale evoca uno spirito che, assunta la forma di un valletto, convince i due contendenti che Angelica è fuggita verso Parigi con Orlando, quindi Rinaldo parte al galoppo con Baiardo che stavolta gli permette di salire. Una volta giunto a Parigi,egli trova la città assediata da Agramante; Carlo fa ripartire subito il paladino per cercare aiuto in Inghilterra, ma nello stretto della Manica Rinaldo è bloccato da una fortissima tempesta. Bradamante intanto, alla ricerca di Ruggiero, arriva presso una fonte, dove trova un cavaliere, Pinabello, che si dispera perché un cavaliere su un ippogrifo ha rapito la donzella amata che era con lui. Gradasso e Ruggiero si erano offerti di aiutarlo, ma, dopo essere stati entrambi battuti in duello dal cavaliere dell'ippogrifo, che volando si sottraeva ai loro assalti, a un tratto erano scomparsi, quindi lui era tornato indietro, sconsolato. Bradamante, dopo avere sentito la storia, offre il suo aiuto al cavaliere. Il desiderio di recuperare Ruggiero è talmente forte che ella rifiuta anche di dare aiuto alla sua città, che le ha inviato un messaggero, contro quelle limitrofe che si sono alleate con Marsilio. I due si avviano assieme per cercare di liberare i loro rispettivi amati. Ma nel cavaliere, maganzese, quando scopre che la donna viene da Chiaromonte, si riaccende un antico odio verso i membri di questa città; quindi con uno stratagemma egli cerca di uccidere Bradamante, facendola cadere giù per un dirupo.
Rinaldo, nel frattempo, viene portato dalla tempesta nella Scozia settentrionale, presso una foresta, che inizia a esplorare. Presso un'abbazia gli viene raccontato che la figlia del re del posto, Ginevra, è stata colta in adulterio da un nobile e sarà arsa sul rogo se un campione non sconfiggerà questo nobile in un duello: questa è l'aspra legge di Scozia. Rinaldo immediatamente si offre di salvare la donna: quindi parte insieme a uno scudiero che gli mostri la strada da percorrere. Ma dopo poco essi incontrano una donzella, braccata da due briganti: subito Rinaldo la salva e per guadagnare tempo, ascolta la storia della donzella mentre riprende il cammino. 2ff7e9595c
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